Chiara Gamberale Mondadori 2011
93pp
Quando è meglio l’amore? È meglio mentre lo vivi o mentre lo ricordi perché è finito ?
Questo romanzo breve, da leggere in un paio d’ore ci porta a credere che, forse, un amore resta immortale dentro di noi proprio perché finisce, proprio perché non si sa come sarebbe andata se non fosse finito mai.
Un po’ come se lo idealizzassimo, un po’ come se la nostalgia di un ricordo, conferisse allo stesso una bellezza superiore (derivante dalla malinconia che tutto ingentilisce) a quella di quando abbiamo realmente vissuto quell’attimo.
Avremmo rischiato di perderci solo rimanendo insieme
Può sembrare un paradosso ma forse non lo è per davvero, se si pensa quanto la vita di tutti i giorni, la praticità, la razionalità, tolgano all’amore quella sottile follia che lo rende davvero tale.
Chiara Gamberale questo concetto ce lo spiega attraverso la voce di Amanda e Tommaso, ex innamorati che si sono persi senza un’apparente ragione è che si ritrovano, seppur virtualmente, dopo molti anni.
Lo scambio di email tra i due che sembrano più delle lunghe lettere , racconta la loro storia d’amore finita , le cose accadute dopo di ” loro”, la loro vita attuale.
Come saranno Amanda e Tommaso oggi?
Felici, insoddisfatti, sereni, alla perenne ricerca del fantomatico equilibrio che non si trova mai?
Vorranno amarsi o perdersi di nuovo ?
Chissà se davvero l’amore è meglio quando c’è o quando c’era ?
Scrittura diretta, morbida, apparentemente semplice perché poi in realtà tratta l’argomento più complesso di tutti ; l’amore.
Mi incuriosisce… Buonanotte. 😉
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