Narratori Feltrinelli
314 pp.
Luce è un avvocato di trentacinque anni che vive nei quartieri spagnoli di Napoli. Ha un passato doloroso alle spalle , segnato dall’abbandono del padre, figura amata e odiata al contempo.
E’ che bisogna sedersi a tavola con il dolore almeno una volta nel corso dell’esistenza se si vuol entrare a far parte della ristretta cerchia di esseri umani
Vive con il suo cane Alleria, Cane Superiore, dopo essere stata lasciata dal suo ragazzo incapace di assumersi la responsabilità di un futuro insieme, e va a trovare di tanto in tanto la sua mamma, un po’ chiusa nelle sue convinzioni e un po’ infelice, che non fa altro che danneggiare ulteriormente l’equilibrio già precario di Luce.
Si rifugia spesso dal suo vicino di casa, Vittorio, un anziano musicista, imprigionato un po’ dalla malinconia , un po’ dalla sua sedia a rotelle, capace però ancora di dare tanto conforto e tanto affetto.
Marone ci fa conoscere una ragazza forte nella sua fragilità, che non si sente bella ma che piace, che pensa di non amare i bambini ma che li ama profondamente , che non crede più all’amore ma lo trova quasi come se ci inciampasse dentro, che lavora per i “ furbi” , tutelando però gli interessi della gente semplice, quella che vive la vita senza alcuna strategia.
Un’eroina, un po’ moderna, un po’ antica, maschio e femmina insieme che affronterà una vicenda “lavorativa” non semplice con un coraggio fuori dal comune che la costringerà a fare, nel medesimo tempo, i conti con se stessa , mettendosi in gioco come mai prima d’ora.
E’ che forse gli altri si accorgono di quando riesci a mettere un po’ di forza negli occhi e allora si avvicinano per capire se ce n’è un pizzico anche per loro.
Difatti, dopo mille traversie Luce, viene assunta dallo studio legale di Arminio Geronimo , uomo cinico e senza scrupoli che le affiderà un caso molto delicato. Luce dovrà infatti giudicare se Carmen Bonavita, separata dal marito, è o meno una buona madre per suo figlio Kevin, un bambino di sette anni che inevitabilmente patisce la disputa tra i suoi genitori.
Da questa vicenda si apre una storia che susciterà nel lettore una profonda commozione e un’intensa ammirazione per una ragazza che dimostrerà quanto i valori di una volta, quelli veri, quelli forti possano ancora, se non cambiarlo, migliorarlo, questo mondo che sembra un po’ andare alla deriva .
Luce stessa, Luce di notte, sarà travolta da tutte le emozioni che segneranno ogni suo passo e scoprirà che la vita può essere , a tratti, anche bella.
Qualche volta capita che rientri in casa con uno sbadiglio, ti lavi odiando la tua immagine riflessa nello specchio, ti spogli imprecando sottovoce, per l’ennesima giornata sprecata e poi, proprio quando sei li pronta ad accusare la tua vita, fosse anche per un solo istante, succede qualcosa di inaspettato, una bolla di bellezza che scoppia a un metro da te e ti irradia il viso, e ti porta a credere ancora per un altro po’, fino al prossimo sbadiglio, che non basteranno tutte le rotture di cazzo, i dolori e le ingiustizie del mondo per farti smettere di amare la tua piccola e a volte noiosa esistenza. Mai.
Libro meraviglioso!!